Coincidenza o destino?

23 Ottobre 2011, finisce in questo maledetto giorno il sogno di Marco Simoncelli, quello di diventare un grande campione, come il suo compagno d’avventura Valentino Rossi, un sogno che rincorre sin da quando era bambino.

Marco Simoncelli, si spegne all’età di 24 anni, in Malesia, sulla pista di Sepang, rincorrendo in sella alla sua Honda quel sogno che l’avrebbe portato in alto.
In alto c’è arrivato, ma non dove desiderava lui, è volato troppo in alto, lasciando un vuoto tremendo nelle vite di chi l’amava, di chi, insieme a lui seguiva quel sogno, come papà Paolo, che lo accompagnava da sempre nella sua grande passione.
La sua passione l’ha portato via tragicamente, sotto gli occhi disperati di tutti.
Nella mia mente sono rimaste impresse le parole del padre “E’ finita” ha detto scuotendo la testa.
Si, è davvero finita, quella è stata la sua ultima corsa in sella alla sua moto.
E ora tutti lo ricorderanno per quello che era veramente, un ragazzo semplice, che arrivava nei cuori di chi lo stimava e seguiva da sempre, con il suo entusiasmo, la sua allegria, e quella voglia di dare sempre il meglio di se stesso, di spingere per arrivare sempre più in alto.
Ora mi chiedo … è stata una coincidenza o ha deciso tutto il destino?
Io credo molto nel destino, ma se fosse stato davvero lui a decidere la sorte di Marco Simoncelli, allora devo dire che è stato davvero un destino crudele, non si può morire così giovani, non si può morire inseguendo un sogno, non è giusto!
Voi come la pensate?
E’ giusto morire rincorrendo i propri sogni?