Recensione: Le bambine dimenticate di Sara Blaedel

Prima recensione di questo 2018! E voglio partire subito col parlarvi di un thriller che ho amato alla follia, Le bambine dimenticate di Sara Blaedel, edito dalla Fazi Editore. 




Titolo: Le bambine dimenticate  

Autore: Sara Blaedel 

Editore: Fazi Editore
Pagine: 283



Il cadavere di una donna viene trovato in un bosco isolato. Ha subito violenze sessuali e ha una strana, lunga cicatrice che le solca il viso. Nessuno ne ha denunciato la scomparsa. A essere incaricata delle indagini è Louise Rick, a capo del Servizio Investigativo Speciale, affiancata da Eik Nordstrøm. Lei donna materna sotto la scorza dura, lui bello e dannato. Agnete Eskildsen, una vecchia infermiera, finalmente riconosce il corpo: la donna si chiama Lisemette ed era una paziente dell’ospedale psichiatrico infantile Eliselund, dove lei lavorava trent’anni prima. Una bambina dimenticata, come tutti gli altri dell’istituto, abbandonata dalla famiglia e dal mondo. Presto Louise scopre che Lisemette aveva una sorella gemella, ed entrambe erano state dichiarate morte quand’erano ancora piccole. È solo la prima di una serie di scoperte sempre più inquietanti, sull’infanzia di Lisemette e su quello che accadeva dietro le porte di Eliselund. A complicare ulteriormente le cose, le indagini portano Louise nei pressi della casa dov’è cresciuta, costringendola a fare i conti con un terribile segreto del suo passato che tornerà a galla insistentemente. Una vicenda intrigante e avvincente che terrà il lettore incollato alle pagine.


Il primo libro di una nuova, emozionante serie bestseller pluripremiata, firmata dalla più popolare scrittrice di crime danese.


   Sono stata catturata subito dalla trama di questo romanzo e l'ho preso appena è uscito, anche se, alla fine l'ho letto molto dopo, e mi domando ancora perché ho aspettato così tanto? Mi stavo perdendo un libro stupendo! Tutto inizia con il ritrovamento del cadavere di una donna in un bosco. Le indagini vengono affidate a Louise Rick, protagonista anche del romanzo Mai più sola. Ad affiancarla questa volta però è il belloccio Eik, un personaggio che a me è piaciuto moltissimo per il suo caratterino complicato, un po' come Louise, che risulta una donna molo rude. Inizialmente le indagini brancolano nel buio, anche se secondo i due ispettori sarebbe stato facile scoprire l'identità della donna una volta diramata la foto della vittima poiché la donna aveva sul viso un enorme cicatrice che non poteva di certo passare inosservata. Infatti poco dopo, un ex infermiera dell’ospedale psichiatrico infantile di Eliselund riconosce il cadavere, ma quella scoperta invece di semplificare la situazione la peggiora, perché  Louise scopre a poco a poco che in quell'istituto sono accadute cose mostruose, i bambini minorati mentali venivano maltrattati e non solo, la cosa più strana è che la donna trovata nel bosco, era stata dichiarata morta molti anni prima, insieme alla sorella gemella che Louise dovrà cercare. Scoprire la verità che si cela dietro a quell'istituto diventerà una priorità per lei, soprattutto quando il suo capo le comunica che deve chiudere il caso, ma lei si impunta con tutte le sue forze e convince il suo collega a scavare nel passato di quella donna. 
La donna trovata morta ha una gemella, che sembra essere sparita nel nulla. Io non vorrei fare spoiler, anche se avrei molte cose da dire, mi limiterò a parlarvi di quello che questo libro mi ha trasmesso. 
È scritto magistralmente e strutturato nei minimi dettagli alla perfezione. Ogni tassello creato dall'autrice porta alla luce una storia che ti lascia senza fiato fino all'ultima pagina, e ti strega completamente. 
Quello che ti incolla alle pagine è il bisogno di scoprire cosa accadeva davvero in quella struttura e il perché di tanto orrore. I personaggi sono ben costruiti e mi è piaciuta soprattutto la storia che gira attorno a Louise. Posso dire con certezza che questo è il thriller più bello che abbia mai letto. :) 

Quindi ve lo straconsiglio! 

IL MIO VOTO FINALE



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