SECRET HEART di
Connie Furnari
- Formato: Formato Kindle
- Lunghezza stampa: 160
- Lingua: Italiano
- ASIN: B00ZLY3CPK
Legati da un affetto che dura fin dall’infanzia,
Kimber e Jake sanno di poter sempre contare l’una sull’altro, malgrado i
caratteri totalmente opposti. Lei è la sola a non considerare il suo migliore
amico un bullo attaccabrighe, segnato da una famiglia disastrata.
Kim è una ragazza ingenua e sognatrice.
Romantica fino a essere a volte irrazionale, spera di vivere una storia d’amore
coinvolgente come quelle che vede nei film e per la quale è disposta a tessere
innocenti intrighi.
Quando conosce Dylan, giovane misterioso e
che sembra molto più maturo della sua età, se ne invaghisce. Ma Dylan non è
come appare. Si è trasferito a Dreamdale da Chicago, per fuggire da qualcosa.
Per combattere la spietata concorrenza delle compagne di scuola, Kimber chiede
a Jake di fingere di essere il suo ragazzo, per far ingelosire Dylan e
mostrarsi più esperta di quello che è in realtà.
Kim però ignora che Jake è sempre stato
innamorato di lei e non è disposto a lasciare campo libero al rivale. La
ragazza verrà travolta da circostanze inaspettate che la cambieranno in modo
radicale e la faranno crescere, tra segreti, bugie, gelosie e tradimenti.
Capirà che è impossibile controllare il
cuore, e che niente è più indimenticabile di un amore segreto.
Secret Heart è un new adult, esposto con
il punto di vista alternato dei due protagonisti: l’ottimista e spontanea
Kimber, e lo scapestrato e ribelle Jake.
La storia ha luogo in un fittizio paese
dell’Illinois, Dreamdale, e narra di due ragazzi molto diversi ma uniti da una
profonda amicizia, destinata loro malgrado, a mutare in un amore segreto.
È un romance hot sui primi turbamenti
amorosi e mette in evidenza i dubbi, le poche certezze e l’impulsività
dell’adolescenza.
STRALCIO:
Lasciando scappare l’ennesimo sospiro,
indugiai. Infine mi decisi. «Senti, io vorrei solo sapere cosa ci trovi in uno
che neppure ti guarda e preferisce palpeggiare un’altra.»
«Non lo so. È carino. Tutte gli vanno
dietro.»
«Quindi, a te piace solo perché piace alle
altre?...»
Kimber non rispose e comprese che, detto
così, era veramente sciocco in effetti. «No, no. Cioè, insomma…» Guardò Dylan e
Lucy che continuavano a ballare. «Vorrei soltanto vivere una bella storia
d’amore.»
«Ma come fai a vivere una storia d’amore
con uno che nemmeno conosci?» A quel punto, scoppiai.
La gelosia, l’insoddisfazione, il modo in
cui lei continuava a fissare quel ragazzo malgrado fosse abbracciata a me,
erano davvero troppo da sopportare. «Non sai neppure quante ragazze ha già
avuto, se ha un cane, quale musica gli piace ascoltare… Non sai niente di lui.
Sembri la tredicenne scema che si prende una cotta per Justin Bieber e sospira
guardando il poster.»
Si staccò da me, mentre continuavamo a
ballare il lento, allontanandosi di parecchi centimetri.
Proseguii, ancora più irritato. «Hai una
vita perfetta e non te ne accorgi. Hai una famiglia perfetta, la casa perfetta.
E adesso, per completare il quadretto, vuoi anche il ragazzo che tutti credono
perfetto?... Non credo tu sia davvero innamorata di lui, è solo il colpo di
scena che vuoi aggiungere al tuo film. Devi deciderti a crescere, Kim.»
Aggrottò le sopracciglia. «Ma che ti
prende?»
«Sei così, cieca! Non vedi a un palmo dal
tuo naso.»
Notando che Dylan e Lucy ci stavano
guardando da lontano con aria interrogativa, lei si riavvicinò. Avevano capito
che stavamo litigando.
La reazione di Kimber fu improvvisa e
sconcertante, almeno per me; senza che avessi il tempo di reagire, sentii sulle
labbra il sapore della sua bocca.
Kim mi diede un bacio. Un bacio veloce, ma
deciso. Riprendendomi dalla sorpresa, la spinsi indietro. In quel momento il
lento finì e una canzone rock esplose dentro la casa. Tutti, attorno a noi,
ricominciarono ad agitarsi come dementi.
«Ma che ti prende?!» le urlai contro.
Sapevo che mi aveva baciato a causa delle parole che prima le aveva detto Lucy,
per provarle che io e lei stavamo veramente assieme. Era il primo bacio che mi
dava e me lo aveva dato per quel motivo. Per pura finzione.
«Scusa, io…» Kim si accorse troppo tardi
di aver oltrepassato ogni limite.
Finalmente mi sfogai. «È ora di finirla
con questo scherzo. Non puoi usarmi, per i tuoi scopi, e gettarmi via quando ti
fa comodo.»
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