Intervista a Nadia Milone autrice del romanzo "Angelo (in)desiderato"

Ho il piacere di ospitare nella mia rubrica l'autrice Nadia Milone, 

Ciao Nadia, sono felicissima di averti come ospite nella mia rubrica. Parlami un po’ di te.

Ciao Antonietta. Grazie per avermi ospitata. 
Su di me non c'è poi molto da dire... ho 34 anni, sposata da undici e mamma di tre bimbi. 
Mi occupo della casa e della famiglia e... la mia vita è tutta lì.

Come nasce la tua passione per la scrittura?

Nasce un po' per caso, per la voglia di fare qualcosa di nuovo, di diverso. La voglia di scrivere è arrivata dopo aver attraversato un periodo particolarmente brutto, diciamo che mi è servita come sfogo. Anche se, devo dire, scrivere mi è sempre piaciuto, fin da quando andavo a scuola.


Angelo (in)desiderato, è un romanzo commovente e ben scritto a mio avviso, com’è nata questa storia, ti va di parlarci del tuo libro.

Grazie per il complimento! Angelo (in)desiderato è una storia inventata, non c'è nulla di vissuto, però rispecchia la situazione di molte adolescenti di oggi. Devo comunque dire che in Laura mi ci ritrovo parecchio, benché forse io non abbia il carattere forte che ha avuto lei. A me piacerebbe che questo libro fosse di aiuto per qualche ragazza che, magari, si trova in questa situazione.


Laura, il personaggio principale di questo romanzo, affronta una gravidanza e tutte le sue problematiche, molto giovane, cosa ti senti di dire alle ragazze che si trovano nella stessa situazione di Laura?

Cosa posso dire? Che un figlio è sempre e comunque un regalo, qualunque sia la situazione. A queste ragazze vorrei dire di non scoraggiarsi, di non farsi prendere dalla paura e guardare avanti. Certo, sarebbe meglio che situazioni di questo tipo non si verificassero, perché comportano un cambiamento di vita drastico e totale, ma nel caso in cui succedesse, bisogna solo prenderne coscienza e accettarlo nel miglior modo possibile.


Hai scritto solo questo romanzo?

Prima di “Angelo (in)desiderato” ho scritto “Una principessa senza favola”, ma è una storia più triste, dove non c'è il lieto fine. E' una storia che rispecchia il mio stato d'animo di quel momento e che non amo pubblicizzare troppo, a dire il vero, un po' perché è stato il mio primo romanzo ed essendo stato autopubblicato, manca di un editing approfondito. Cosa che avrei potuto fare in seguito, ma non ho fatto perché fa parte di un pezzo della mia vita che preferirei dimenticare. E così, ho dimenticato un po' anche lui...


Tornerai a scrivere, o lo stai già facendo?

Bella domanda! Sinceramente non lo so... ultimamente non ho scritto molto, se non qualche racconto e mi sa che sono un po' arrugginita. Non so, mi piacerebbe scrivere ancora, ma non mi è ancora venuta in mente un'idea che mi ispiri veramente. Ho parecchie cose iniziate e abbandonate a metà... chi lo sa, magari prima o poi le riprenderò.


Che genere ti piace leggere?

Io adoro le storie d'amore, anche se ultimamente devo dire che leggo un po' di tutto. Mi piace leggere i romanzi degli esordienti, quelli che stanno cercando di farsi una strada in un mondo così difficile. I grandi della scrittura li ho letti, certo, ma ci sono tanti giovani di talento che meritano di essere letti e apprezzati.

Progetti futuri?

Non ho grandi progetti al momento. Diciamo che prendo un po' le cose come vengono... mi piacerebbe tornare a scrivere, ma non ho fretta. Quando mi verrà la giusta ispirazione, scriverò...

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