Ciao, Emily, benvenuta nel mio blog. Parlaci un po’ di te.
Ciao, sono Emily, sono intorno ai trent’anni e faccio…non so nemmeno io cosa! E’ sempre difficile per me descrivermi. Essenzialmente faccio la mamma, e per il resto seguo quelle che sono sempre state le mie passioni: scrittura e recitazione.
Le adoro da non saprei dire quanto: direi che queste passioni sono nate con me perché fin da piccolissima scrivevo poesie e improvvisavo show in salotto. Dopo anni di tournée teatrali in giro per l’Italia, ultimamente mi sto dedicando alla famiglia. In questi giorni è in uscita il mio romanzo “Un qualunque respiro” con
Da quanto scrivi?
Le mie prime poesie risalgono agli otto, nove anni. Con la narrativa mi sono sempre misurata in modo più discontinuo, diciamo che è stato un processo personale molto più lungo.
Come è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura è nata già dalla scuola elementare, con la mia voglia di parlare e raccontarmi, così come il piacere di ascoltare le piccole grandi avventure delle persone attorno a me. Scrivere un tema per me era una gioia immensa, già da allora!
Mi piaceva
farlo, mi sentivo comoda in quel vestito.
Quante opere hai pubblicato?
Finora ho pubblicato solo poesia: alcuni progetti
antologici, come “Donne in poesia” con la Giulio Perrone e “La luce oltre
le crepe” (del quale vado molto fiera perché è servito ad aiutare la
popolazione terremotata dell’Emilia) e molti altre. Qualche anno fa è uscita
una mia raccolta, dal titolo “Amore e oro”, con la prefazione del grande
Alberto Cappi, che ha ricevuto critiche positive anche da Giorgio Barberi
Squarotti. E’ una raccolta alla quale sono molto legata, perché quelle poesie
rappresentano un mio percorso dell’anima e di viaggio verso il diventare donna.
Che sensazioni provi quando scrivi?
Mi sento bene, mi sento felice, a volte mi sento frustrata…in
una parola: viva!
Oltre a scrivere, ti piace leggere?
Adoro leggere! Questa grande passione è proprio
nata con me, come dicevo prima. Diciamo che ho adorato i libri fin da quand’ero
piccola, ogni volta che uscivo con i miei tornavo con un libro. Cerco di fare
lo stesso con mio figlio, sperando di trasmettergli questa magnifica passione
che apre la mente e il cuore. Da qualsiasi libro, anche dal più banale, c’è
sempre qualcosa da imparare.
Che genere letterario preferisci?
Amo vari generi, dai classici alle biografie, fino
ad arrivare alle storie d’amore e ai romanzi storici. Poi faccio incursioni nei
vari generi, ma questi sono i miei preferiti. Naturalmente non dimentico la
poesia.
Cosa ne pensi dell’editoria a “pagamento” e “non”?
L’editoria è una grande giungla. Ogni editore fa
mondo a sé, bisogna essere fortunati a trovare quello giusto al momento giusto.
Per l’editoria a pagamento dipende poi sempre da cosa ci si aspetta: io non ne
ho mai fatto uso, sono riuscita a pubblicare “free”, come si dice in gergo,
anche le poesia, cosa molto ostica, ma in quel momento quello era, appunto,
l’editore giusto e ha creduto in me. Non condanno chi la sceglie, solo bisogna
ponderare bene ogni punto di vista e
vedere se ne vale la pena. Quasi sempre non è così, ma esistono le eccezioni.
Cosa dovrebbe fare un autore secondo te, per conquistare la stima del lettore?
Essere sincero. Mettersi a nudo, essere disposto a
parlare. Non salire mai sul piedistallo, perché non ce n’è motivo: raccontiamo
per donarci agli altri, per non sentirci soli in fondo.
Progetti futuri?
Ci sono…ma il mio libro è appena uscito e ho
bisogno di chiarire alcuni punti con me stessa. Una storia già nel cassetto
c’è, anche se andrebbe rivista…un’altra è nel cuore, e spero che si deciderà a
uscire presto, con naturalezza, come è stato con “Un qualunque respiro” che mi
ha fatto una bella sorpresa.
Emily Pigozzi, nasce a Mantova nel 1980.
E’ piccolissima quando inizia a scrivere, e ad avvicinarsi a forme d’arte come
la danza, il canto e la recitazione. Inserita
in numerose antologie pubblica per l’editore Sometti, insieme ad altri giovani
autori, le raccolte “Segni di Manto” (2002) e “Di Manto in Manto” (2005), per
poi dare alle stampe, nel 2008, la raccolta “Amore e Oro” (Bonaccorso editore)
quest’ultimo con la prefazione del poeta Alberto Cappi, ricevendo il plauso di
Giorgio Barberi Squarotti. Appare inoltre in “Donne in poesia” e “Poeti
Lombardi” (Giulio Perrone). Nel 2013 partecipa al progetto “La luce oltre le
crepe”, in aiuto alle biblioteche colpite dal terremoto.
Emily è inoltre
attrice: ha infatti preso parte a
diversi cortometraggi e film, tra cui “Monamour” di Tinto Brass e “Centochiodi”
di Ermanno Olmi, e interpretato
importanti ruoli in numerose produzioni teatrali su testi di autori tra cui
Pirandello, De Filippo, Euripide, Valentin, Brecht e Seneca, partecipando a
tournèe che hanno toccato i maggiori teatri d’Italia. Collabora alla regia di
eventi e reading letterari.
Nel 2014 pubblica il
romanzo “Un qualunque respiro” (Butterfly edizioni)
E’sposata e mamma.
Hanno detto della sua
poesia:
“L’universo
della parola è, in Emily Pigozzi, capacità di innovare a partire dalle sostanze
costituenti:la corporalità, la liquidità, il silenzio, la luce. Avviene allora
che l’incanto e la meraviglia si aprano
nel canto.
Ci
troviamo, con l’autrice, in un dire a sé, con naturalezza, simpatia, fabulante
confessione, cosciente e partecipe accensione della voce.”
Alberto Cappi
“…La sua poesia affronta con slancio e alacrità
amore e dubbi, emozioni e ironie, avventure di stagioni e saporosi giochi del
cuore e sapienti invenzioni di parole e di immagini. E i risultati sono spesso
massimi”
Giorgio Barberi
Squarotti
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