Recensione del romanzo "I custodi del destino" di Maria Teresa Steri

I custodi del destino, romanzo d'esordio di Maria Tesera Steri, parla di  una giovane ex consulente d'arte,  Alessandra, che si ritrova quando è nel dormiveglia, improvvisamente balzata in una serie di sogni, che la catapulteranno in ricordi o avvenimenti che non centravano nulla con la sua vita.
Comincia così ad avere molti disagi, tanto da provocare in lei molte fobie.
Suo marito e sua cognata la costringono, essendo preoccupati per lei, ad andare da uno psicanalista, che afferma che Alessandra è affetta da "Agorafobia".
Ossessionata da tutta questa storia, Alessandra smette di andare dal terapeuta e cerca di scoprire che cosa le stava accadendo, così inizia a cercare informazioni su internet.
Alla fine si mette in contatto con una signora, Alba, di Roma, che vive a Trastevere, che afferma di poterla aiutare  a scoprire  il perché di tutto ciò, perché lei sapeva benissimo cosa le stava succedendo.
Quando però, Alessandra fugge dalla sua città per incontrare la signora Alba, all'arrivo a Roma, scopre che l'anziana signora però è deceduta in circostanze misteriose.
Si imbatte così nella scorbutica figlia adottiva di Alba, Nicoletta, detta Melodia, che la ospita per un po'.
Scopre che la vecchia signora apparteneva ad una misteriosa associazione culturale chiamata Komol, alla quale, la signora Alba aveva lasciato tutti i suoi beni.
Cercherà così di scoprire che così nascondeva l'associazione Komol.
Il romanzo mi ha colpita moltissimo, la storia è appassionante e ricca di colpi di scena, e molto originale, l'autrice scrive in un modo molto fluido, nonostante tutto la tematica del romanzo non sia semplice da trattare, come la reincarnazione.
Ho trovato originale il modo di intitolare i capitoli con i nomi delle carte dei tarocchi.
Spero di leggere altre opere dell'autrice Maria Teresa Steri.

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